lunedì 22 febbraio 2010

AUGUSTO CROCCO: IL PRIMO E PIU' ATTENTO STUDIOSO DEL PRINCIPE DI SAN SEVERO (di Umberto franzese)

AUGUSTO CROCCO: il primo e il più attento studioso del
Principe di Sansevero

di Umberto Franzese

Fu Augusto Crocco, nel dicembre del 1976, ad introdurmi
in "casa" del Principe, grazie a Maria Conte Fiori,
esperta di scienze esoteriche, che nell'ottobre dello
stesso anno, al Circolo della Stampa di Napoli organizzò
una tavola rotonda sul tema "Gli Extraterrestri".
All'incontro-dibattito parteciparono, tra gli altri:
l'astrofisico Vincenzo Croce, il vicedirettore del
Giornale dei Misteri Sergio Conti, l'antropologo Alberto
Lori, Ottavio Ferulano, Mario Rasy. Augusto Crocco, in quel
lontano dicembre del '76, fu ospite del mio programma
radiofonico "L'Anfitrrione, un personaggio alla volta"
e fu in quel primo e avvincente "tete à tete"che mi
disvelò la vita, il pensiero e le sbalorditive invenzioni
di Raimondo di Sangro.
Crocco è stato il primo e più attento studioso di
Sansevero. Tutti coloro che hanno lasciato traccia nelle
loro ricerche e nei loro scritti, si son dovuti rifare a
quanto attestato, accertato dall'autore della "Breve
nota di quel che si vede in casa del Principe di Sansevero
Don Raimondo de Sangro nella città di Napoli". Ne sono
prova: "Per una storia della Farmacia e dei Farmacisti in
Italia: Napoli e Campania di C. Masino, P. Villani, P.
Frascani, A. Russo, collana Schiapparelli. Bologna 1969;
"Il Principe di Sansevero" di Alessandro Coletti – De
Agostini – Novara 1988; "Il Principe di Sansevero:
Visita e riabilitazione" di Clara Miccinelli - Società
Editrice Napoletana, 1986.
Conservo gelosamente le registrazioni di due interviste, una
sul Principe, una sulla scultura napoletana del Novecento a
Napoli rilasciate dal mio amico studioso e critico d'arte
Augusto Crocco. Ma anche una sua intervista a Fiammetta
Rutoli Masucci, amministratrice del Museo Cappella Sansevero
pubblicata su Simbol, periodico di fatti, figure e amene
rarità nell'aprile del 1991.
Per ricordare lo studioso e lo storico desangriano,
scomparso nel 2005, a cura delle Edizioni Napolitane del
Sebeto, è uscito nel giugno 2006, "Gentile Ingegno", a
cura di Orazio Dente Gattola, Vittorio Gaeta e Sergio
Zazzera. All'interno della pubblicazione testimonianze di
L. Argiulo, F. Lista, E. Filoso, N. Masucci, E. Pellegrino.
F. Rutoli. Vivo è anche il ricordo di Augusto Crocco
tratteggiato dal regista Mauro Caiano nel suo suggestivo
documentario del Museo Cappella.
Crocco, autore ancora di "Raimondo di Sangro: Storia e
leggenda"; "Un Signore originale del diciottesimo
secolo: Raimondo de Sangro; affinché "gli studiosi
possano avere un quadro completo
Degli interessi culturali di don Raimondo e delle fonti alle
quali egli attingeva", lascia un documento inedito
dell'inventario della biblioteca del Principe. Di questo
database ne dà notizia Rosanna Cioffi nel suo
"Protagonisti nella storia di Napoli: Raimondo di Sangro,
Napoli 1996.
Nel bicentenario della nascita del Sansevero c'è una
gran da fare, un discutere, una mescolanza di eventi,
persino una visita guidata teatralizzata, "Il testamento
di pietra," a cui danno vita Maurizio Capuano, Yuri
Napoli, Serena Pisa. Ma la testimonianza, il tracciato, lo
sprone più cospicuo, più eloquente, il viatico è
quello del maggiore studioso di Raimondo di Sangro: Augusto
Crocco, il quale già nel 1991, anticipando i tempi,
verosimilmente notava: "In questi ultimi anni, si è
assistito ad un vero e proprio revival desangriano: radio
televisione, libri, giornali hanno riproposto la figura del
Principe di Sansevero Raimondo de Sangro". Ed è ciò
che puntualmente è avvenuto. Mi spiace che ad accogliere i
visitatori illustri del Museo Cappella, non ci sia il
maggiore e il più insigne degli accompagnatori: il caro,
ineffabile, l'impareggiabile Augusto Crocco, studioso
appassionato, critico focoso, oratore facondo.


Umberto Franzese

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