L'UNITA' NEL PALLONE (di Umberto Franzese)
Boccioni – è l'esaltazione delle lotte del proletariato, l'adorazione della scienza e dei suoi ritrovati tecnici più spettacolari, auto e aereo". Non era una vita sporca, scura, pesante, inutile, fatta di piaceri più che di doveri. L'Italia diventò un immenso cantiere in cui non brillarono carrozzoni clientelari e cricche varie. Tra le opere faraoniche spiccano: la bonifica delle paludi pontine; l'autostrada Milano Bergamo; il piano case per gli impiegati dello Stato; l'aeroporto di Ciampino;
la Mostra d'Oltremare; lo stadio Ascarelli, l'ippodromo delle Capannelle. Lavoratori dai polmoni gasati, silenziosi e operanti per la messa in opera di ospedali, scuole orfanotrofi.
L'Italia del calcio vince e stravince i campionati mondiali del 1934 e del 1938 e nella Olimpiade del 1936. Azzurri protagonisti nello sport, inattaccabili per condotta morale ed etica professionale.
I giornali illustrati dell'epoca non si soffermano sul macabro, sul morboso, sul nero, sul giallo, sul rosa. Il Paese ha alti ideali. Non si affida a pallonari, nani e ballerine. Non ne fa idoli da imitare. I campioni in campo hanno un comportamento irreprensibile, non usano sostanze vietate dal codice sportivo. Non fanno gestacci, non lanciano invettive contro il giudice di gara o verso gli spettatori. Hanno rispetto per l'avversario. Non si esaltano.
Ai giorni nostri, gli strapagati campioni della pedata, mostrano, a ogni piè sospinto, arroganza, violenza, disprezzo per chi, lottando, soccombe. Ostentano sul petto, sulle cosce, sulle braccia, tatuaggi di sinistri personaggi o scritte offensive sulle magliette. Sono, per i giovani, idoli miseri, gretti, evanescenti. Negli "anni del consenso" l'Italia raggiunse traguardi mai toccati. E' una Nazione stretta tutta intera, senza divisioni, intorno al suo Duce. Gli Italiani scoprono che non esiste solo il calcio, il café chantant, il varietà e il tabarin, le colonie marine e montane. Contano anche le giornate lavorative ridotte a otto ore, le quote obbligatorie di assicurazione per vecchi, disoccupati, inabili al lavoro. Esplode il tennis da tavolo, il ping pong, popolare, presso i circoli aziendali e parrocchiali. Nasce la giornata del risparmio. Sul lago di Nemi prendono corpo i lavori per il recupero delle navi romane. Non più donne-crisi ma madri prolifiche e gonne fisse sotto il ginocchio. Principiano i concorsi di Miss nelle stazioni balneari; nei locali impazza il ballo del mattone.
Il mago degli spazi e dell'etere, Guglielmo Marconi, manda dalla cabina dell'Elettra un messaggio augurale al sindaco di Sidney. Il 28 ottobre 1929 nasce l'Accademia d'Italia. Gli accademici ricevono un compenso di 300 lire, i biglietti ferroviari gratis in prima classe e il titolo di eccellenza.
"Che cos'è questa premessa di un popolo esultante? Si leva sul pennone una bandiera? Si leva dal cuore un canto? In alto i cuori o Italiani! Tutta la Patria è armata per tutte le gesta sui campi di gioco e sui campi cruenti. Coi moschetti e con gli spiriti, coi muscoli che guizzano e con l'anima che canta".
La realtà, oggi, è ben più modesta, avvilente. Un calcio ad un pallone e sul fischio di chiusura l'unità è finita: impazza il Carnevale di Pontida!
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