LA DITTATURA DEL TURBOCAPITALISMO FINANZIARIO! (di Raffaele Bruno) La globalizzazione ha prodotto un mostro, il turbocapitalismo finanziario che sta determinando un anomalo sistema comunista che fa si che i popoli siano impoveriti, ingrigidi, rassegnati, dominati da burocrazie tecnocratiche, da una nomenclatura senz'anima e senza cuore che amministra il governo e governa per conto di una oligarchia invisibile. Ma il muro di menzogne, di inquità e di neoschiavitù imposto ai popoli prima o poi dovrà crollare poiché la turbofinanza è la negazione dell'economia e del lavoro. E' un mercato universale che abbatte tutti i confini, con la globalizzazione vuole rendere tutti gli uomini uguali nella povertà e nella perdita della loro identità e storia. Questo mercato sta tendendo a realizzare sempre di più una società sovietizzata, burocratizzata, priva di sogni, di identità e di speranza. A questo progetto nefasto dobbiamo rispondere valorizzando l'identità dei popoli, le loro tradizioni e le loro comunità solidali. Un pugno di oligarchi esercita un dominio irrazionale, illimitato, prevaricatore, odioso: è la dittatura dei banchieri. In Grecia e in Italia stanno pserimentando governi tecnici con sistemi di coercizione e manipolazione senza precedenti. E' una fase di eclissi della democrazia, di perdita della sovranità nazionale, monetaria e popolare. E' un momento di difficile comprensione nel quale si ripresentano i rischi di un precedente disegno totalitario, quello comunista. Il comunismo di stato, alla fine del suo percorso storico conosce lo stesso destino di dominio tecnocratico e burocratico del capitalismo finanziario, Il collettivismo radicale comunista e le privatizzazioni radicali del capitalismo finanziario portano al medesimo epilogo di povertà diffusa, di standardizzazione e di infelicità egalitaria. L'unica risposta possibile alla dittatura dei banchieri è la rivolta del popolo, la ribellione populista che insorge contro l'economia usuraia. organizziamoci per fronteggiare questa emergenza!
Raffaele Bruno
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