C O M U N I C A T O S T A M P A
UNA POLITICA POSSIBILE PER IL MEZZOGIORNO
L'Assemblea dei Quadri dirigenti dell'Associazione
Vento del Sud, riunitasi il 14 settembre 2008 nella propria
sede di Napoli in Via Maddaloni, 6 (Palazzo Maddaloni) e
presieduta dal Presidente Nazionale Raffaele Bruno, ha
elaborato il seguente documento:
Il Mezzogiorno continua ad essere caratterizzato, nel suo
insieme, da carenze strutturali assai gravi, che configurano
la persistenza di una «macro-questione» di divario
territoriale nei confronti delle regioni «forti» del
Paese e dell'Europa. Rischi ulteriori e nuovi vincoli
derivano inoltre al Mezzogiorno dall'allargamento della Ue
ai paesi dell'Est e, più in generale, dall'accentuarsi
della competizione nel nuovo scenario di integrazione e
globalizzazione internazionale. In questo quadro,
l'Associazione Vento del Sud, deve rispondere
all'esigenza di approfondire l'analisi sia della
realtà meridionale, sia dei processi in atto nel contesto
nazionale e internazionale in cui il Mezzogiorno è
inserito, e di contribuire, in tal modo, alla riflessione
culturale e politica volta a definire contenuti e
linee-guida di una strategia di sviluppo in grado di
ripristinare e rilanciare la competitività del territorio
meridionale. Dunque, una politica per il Mezzogiorno, ma non
solo sul Mezzogiorno, puntando al perseguimento di obiettivi
di promozione dello sviluppo, di coesione e di rimozione
degli squilibri territoriali nel nostro Paese. Argomenti da
mettere al centro del dibattito politico-istituzionale. Tra
gli obiettivi prioritari:
1. la riforma degli incentivi nelle aree sottoutilizzate;
2. la politica di intervento infrastrutturale nel
Mezzogiorno;
3. la comparazione Nord-Sud degli statuti regionali e degli
strumenti da essi previsti;
4. i nuovi regolamenti di riforma dei Fondi strutturali
comunitari;
5. la sussidiarietà e il partenariato nella programmazione
degli interventi dei predetti Fondi.
Ogni volta che compare lo spettro del fallimento
dell'azione pubblica a favore del Mezzogiorno s'invoca
la questione delle insufficienti risorse e degli storici
problemi ambientali. Il ritornello è sempre lo stesso ma
le risorse e le realtà territoriali non c'entrano nulla.
Non si riesce a spendere quelle che ci sono e maggiori
risorse non si sarebbero comunque tradotte in maggiori
erogazioni. Manca una seria programmazione, mancano i
progetti. In questo la volontà dei governi di impegnare le
risorse nel sud è sempre stata limitata.
E veniamo al cuore del problema. La cattiva qualità degli
interventi e la loro scarsa utilità, visto i risultati in
termini di stagnazione del Prodotto Interno Lordo e di
crollo delle economie, è in buona misura imputabile
proprio alla programmazione dei Governi di centro sinistra e
di centro destra e non al destino cinico e baro del Paese.
L'attività di sviluppo non può essere interpretata,
essenzialmente, come una procedura burocratica e formale
priva di reali contenuti e di una strumentazione analitica
adeguata, attribuendo un ruolo decisionale all'attività
di negoziazione e agli accordi tra i soggetti coinvolti.
Le priorità dovranno essere identificate con più
coraggio del passato nei programmi delle amministrazioni
attuatrici e dovranno essere sostenute da una più
coraggiosa diffusione nel processo decisionale di una
cultura della valutazione. Le azioni di governo degli ultimi
anni non hanno generato "sviluppo e occupazione" ma,
molto più semplicemente, hanno dato luogo a un utilizzo
altamente inefficiente delle risorse, e, per essere franchi,
a un imperdonabile spreco. Tra le scelte tragiche va
ricordata la decisione di inserire nei piani comunitari quei
progetti (cosiddetti "sponda") già finanziati con risorse
ordinarie, al solo scopo di aumentare il livello di spesa,
ma a scapito dell'addizionalità della spesa. Crediamo
che sia giunta l'ora di dare una svolta al destino del
Paese e del Mezzogiorno e di coniugare, finalmente,
politiche di sviluppo risanatrici in termini di qualità
della vita, di occupazione precarizzata, di difesa del
reddito, di rilancio della competitività.
Napoli, 14 settembre 2008 L'Addetto Stampa
di Vento del Sud
domenica 14 settembre 2008
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