ANFITEATRO FLAVIO:
MELINA CACACE IN FIN DI VITA
PER DISSERVIZI E INADEGUATO,
INTEMPESTIVO E ASSURDO SOCCORSO.
IL 118 NON ARRIVA
Melina Cacace, direttore editoriale di Controcorrente
edizioni, si accascia al suolo e viene soccorsa dopo venti
minuti da un'ambulanza della Croce Rossa Italiana, che
prestava servizio all'interno dell'Anfiteatro Flavio,
dove era in programma lo spettacolo "La Cavalleria
rusticana".
L'ambulanza della Croce Rossa, arrivata dopo venti minuti,
era senza medico a bordo, sprovvista di fonte d'ossigeno e
di defribillatore. Non era un'ambulanza di tipo
rianimativo, come il caso richiedeva. Il 118, benché
interpellato, non è proprio arrivato.
Trasportata all'ospedale Santa Maria delle Grazie di
Pozzuoli, a Melina Cacace è stato diagnosticato un ictus
cerebrale di tipo emorragico. Dopo un delicato intervento
chirurgico, è ora in sala rianimazione in gravi
condizioni.
Questi i fatti. Martedì sera, all'Anfiteatro Flavio di
Pozzuoli era in programma l'opera "La Cavalleria
rusticana". La serata era "ad inviti, fino ad
esaurimento posti". Ad un certo punto, quindi, i cancelli
sono stati chiusi e molti di quelli che aspettavano con
invito alla mano sono rimasti fuori. La chiusura e
l'interdizione al pubblico, però, non è valsa per
tutti, perché gli organizzatori di soppiatto hanno fatto
entrare delle persone, evidentemente loro amici o amici
degli amici. Di fronte a ciò, Melina Cacace, insieme ad
altri che attendevano all'esterno dell'Anfiteatro, ha
protestato nei confronti degli organizzatori, accusando
subito dopo un malore. Accasciatasi al suolo, è rimasta
distesa per terra priva di sensi, accanto ad una volante
della polizia con due agenti completamente inattivi. E'
stato chiamato il 118, ma dopo venti minuti è giunta sul
posto l'ambulanza della Croce Rossa Italiana, senza medico
a bordo e la necessaria attrezzatura.
Inoltre, presso l'Anfiteatro Flavio non vi era nessun
servizio medico predisposto dagli organizzatori, o quanto
meno nessun medico è giunto a prestare soccorso a Melina
Cacace.
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