ALLA CAMERA DEI DEPUTATI PDL E DI PIETRO (IDV) PRESENTANO
UNA MOZIONE PER LA RIMOZIONE DEL SINDACO ROSA RUSSO
IERVOLINO
L'Aula della Camera ha iniziato la discussione generale
delle mozioni Laboccetta (Pdl) e Di Pietro (Idv) sulle
iniziative per la rimozione del sindaco e per lo
scioglimento del consiglio comunale di Napoli. Amedeo
Laboccetta ha evidenziato le "illegalità che hanno
contraddistinto l'azione amministrativa del Sindaco
Iervolino della quale ha chiesto con forza la rimozione
dalla carica insieme allo scioglimento del Consiglio
Comunale di Napoli". Ed ha illustrato "il fallimento
politico della Iervolino", producendo alla Camera gli atti
dai quali è possibile "cogliere tutta quanta la sua
incapacità anche come Commissario Straordinario per
l'emergenza traffico e viabilità e per l'emergenza
sottosuolo". "E'emerso un quadro sconvolgente di spreco
delle risorse nazionali e comunitarie - ha rilevato - che
erano state messe a disposizione del Sindaco Commissario dal
Governo Prodi: oltre 260 milioni di euro, di cui più di 7
solo per il funzionamento del suo staff. Si tratta di uno
scandalo più grande di quello degli stipendi d'oro sul
quale sarebbe bene che non solo la stampa, come ha già
fatto, si soffermasse." Una mozione, quella di Laboccetta,
che Fabio Evangelisti dell'Idv ha bollato come "strumentale
ed irresponsabile". "Napoli, così come l'intera regione
Campania, vivono ormai da anni una situazione di crisi
profonda. Non si tratta solo di una crisi economica, nè
tanto meno legata esclusivamente all'emergenza rifiuti. E'
una crisi profonda, di sistema, che nella sua drammaticita'
ha evidenziato la debolezza etica e morale dell'intero
sistema politico ed istituzionale della citta' e della
regione, che coinvolge il centrosinistra quanto il
centrodestra". "Di fronte ad un sistema politico che mostra
quanto forti e ramificate siano le infiltrazioni di
carattere criminale sull'amministrazione della cosa pubblica
e nel tessuto sociale della città - ha spiegato
Evangelisti - è strumentale e irresponsabile addossare la
responsabilità ad una sola parte politica, dando vita ad
un colpevole e interessato atto di accusa di parte. Ma
soprattutto è paradossale ed inaccettabile che, a
pretendere le dimissioni del sindaco Iervolino, attraverso
una mozione strumentale e forzata, siano quegli stessi
politici napoletani che attualmente risultano sotto
inchiesta per aver avuto rapporti poco chiari con
imprenditori locali e per aver costituito legami e sodalizi
illeciti" spiega Evangelisti. Idv ha presentato, dunque, una
propria mozione, con la quale chiede che venga restituita la
parola ai cittadini napoletani per procedere ad un veloce ed
efficace rinnovamento della classe politica locale".
lunedì 2 febbraio 2009
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