giovedì 15 luglio 2010

RAUTI E BERLINGUER SULL'INCONTRO DEI TRE CAPI DI STATO A TRIESTE (DA IL QUOTIDIANO "IL PICCOLO").

RAUTI E BERLINGUER SULL'INCONTRO DEI TRE CAPI DI STATO A TRIESTE (DA IL QUOTIDIANO IL PICCOLO)!

Stavolta sono d'accordo. L'incontro dei tre presidenti ha per entrambi "un altissimo valore storico e simbolico". Sono due grandi vecchi della politica, destra e sinistra, fronti opposti: Msi e Pci. Uno, Pino Rauti, classe 1926. L'altro, Luigi Berlinguer, classe 1932. I tempi, però, cambiano. E, incontro a parte, Rauti e Berlinguer sono pure d'accordo sull'assenza di Roberto Menia al concerto della pace: "Ha sbagliato".

I tre presidenti di Italia, Slovenia e Croazia a Trieste? "Un tentativo di cercare di capire i motivi per i quali si arrivò in quel particolare momento storico, ma anche successivamente, a tanto odio – osserva Rauti –. Una risposta da cercare con l'aiuto di storici e ricercatori e col supporto del tanto tempo ormai passato". La Trieste dell'epoca? "Ricordo un mondo irrimediabilmente spaccato, diviso, all'ombra del quale la Russia preparava nuove invasioni e conquiste", dice l'attuale segretario nazionale del movimento Idea sociale con Rauti.

"Un atto di straordinaria importanza – aggiunge Berlinguer sulla giornata di ieri – sia per la presenza delle più alte cariche sia per le figure di presidenti che, con le loro biografie e la loro azione, hanno incarnato una visione politica che ha alla sua base la pace e la convivenza dei popoli". E ancora, "tanto più importante l'incontro di Trieste perché segue l'intesa sulla procedura dei confini tra Croazia e Slovenia e successivo referendum che in Slovenia, Paese che ha dimostrato uno straordinario coraggio nel rischiare quel passaggio, ha registrato il successo della volontà di riconciliazione. E' dunque molto confortante che, dopo un esempio di partecipazione e voto diretto, ci siano anche eventi di vertici politici in sintonia con quella volontà popolare. Senza dimenticare che, con la Slovenia già in Europa, la Croazia sta per entrarvi: segno di convergenza che considero politicamente molto significativo".

Da membro della delegazione parlamentare mista Ue-Croazia, Berlinguer prosegue: "L'Europa è mercato e politica economica, oltre che processo di unità monetaria, ma è prima di tutto il regno della pace, la condizione perché questo martoriato territorio non sia più teatro di guerre e di morte. Le antiche ferite certo non si superano in un giorno ma quello che è accaduto a Trieste ha un valore enorme".

La rinuncia di Menia, assente dopo aver chiesto una visita alla Foiba di Basovizza? Rauti e Berlinguer concordano: un errore. "Secondo me ha sbagliato – afferma l'esponente della destra –: bisogna cogliere tutte le occasioni per capire il passato e vivere il presente non sotto le ombre di ciò che fu ma in vista delle sfide epocali che stanno dietro l'angolo". "Ognuno è libero di fare quello che pensa ma un membro di governo che non partecipa nella sua città a un evento con tre capi di Stati non suona positivamente", rileva Berlinguer. Che aggiunge: "La storia della resistenza ha luci e ombre e le ombre non vanno nascoste. Ma strumentalizzare una vicenda particolare per quanto rilevante rischia di non contribuire al clima di amicizia, di buon vicinato e di pace".

Marco Ballico

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