COMUNICATO STAMPA
BRUNO (MIS CON RAUTI): RACCOLTA DI FIRME PER CHIEDERE UN ASSEGNO MENSILE A FAVORE DELLE CASALINGHE!
Sull'argomento il Vice Segretario Nazionale del Movimento Idea Sociale con Rauti Raffaele Bruno ha dichiarato:"Nel 1995 la Corte Costituzionale ha riconosciuto che l'attività che la donna svolge in casa è a tutti gli effetti attività lavorativa. Riconoscere il lavoro casalingo significa prendere atto che la donna lavorando entro le mura domestiche partecipa allo sviluppo economico, sociale e culturale della Comunità nazionale ed internazionae. Pur nella consapevolezza del grave momento di crisi economica esistente, occorre rendere giustizia a quello che è un diritto soggettivo della donna: la libertà di scegliersi un lavoro domestico o extradomestico che sia. Non si comprende, infatti, perché il lavoro di una "badante" concorra alla formazione del PIL nazionale e non avvenga la medesima cosa per una madre che fa lo stesso lavoro. Lanciamo,quindi, una raccolta di firme in sostegno a una PROPOSTA DI LEGGE POPOLARE rivolta al Parlamento e al Governo, affinché sia corrisposto un assegno mensile di 800 euro mensili alle donne che liberamente scelgono di lavorare in casa, quale riconoscimento del ruolo fondamentale che svolgono per la famiglia, quale cellula fondamentale per l'intera società, seguendo meglio i figli e la conduzione familiare.
"Napoli, 2 marzo 2012 L'Addetto Stampa del MIS con Rauti
WWW.MISCONRAUTICAMPANIA.IT
BRUNO (MIS CON RAUTI): RACCOLTA DI FIRME PER CHIEDERE UN ASSEGNO MENSILE A FAVORE DELLE CASALINGHE!
Sull'argomento il Vice Segretario Nazionale del Movimento Idea Sociale con Rauti Raffaele Bruno ha dichiarato:"Nel 1995 la Corte Costituzionale ha riconosciuto che l'attività che la donna svolge in casa è a tutti gli effetti attività lavorativa. Riconoscere il lavoro casalingo significa prendere atto che la donna lavorando entro le mura domestiche partecipa allo sviluppo economico, sociale e culturale della Comunità nazionale ed internazionae. Pur nella consapevolezza del grave momento di crisi economica esistente, occorre rendere giustizia a quello che è un diritto soggettivo della donna: la libertà di scegliersi un lavoro domestico o extradomestico che sia. Non si comprende, infatti, perché il lavoro di una "badante" concorra alla formazione del PIL nazionale e non avvenga la medesima cosa per una madre che fa lo stesso lavoro. Lanciamo,quindi, una raccolta di firme in sostegno a una PROPOSTA DI LEGGE POPOLARE rivolta al Parlamento e al Governo, affinché sia corrisposto un assegno mensile di 800 euro mensili alle donne che liberamente scelgono di lavorare in casa, quale riconoscimento del ruolo fondamentale che svolgono per la famiglia, quale cellula fondamentale per l'intera società, seguendo meglio i figli e la conduzione familiare.
"Napoli, 2 marzo 2012 L'Addetto Stampa del MIS con Rauti
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