sabato 28 febbraio 2009

BRUNO: FINALMENTE DECOLLA IL PROCESSO A BASSOLINO. IL POPOLO ASPETTA GIUSTIZIA!

DISASTRO RIFIUTI, IL PROCESSO A BASSOLINO E ALTRI 27
IMPUTATI STENTA A PARTIRE. GIA' AMMESSI 500 TESTIMONI PER
ACCUSA E DIFESA. BRUNO: IL POPOLO VUOLE GIUSTIZIA!
Più di 400 testimoni sono stati convocati dai difensori
degli imputati, altri 86 invece dall'accusa. Dopo tante
udienze interlocutorie e perdite di tempo per cambiare
giudici che cambiavano uffici, forse parte il processo al
Governatore Antonio Bassolino ed altri 27 imputati per lo
scandalo dell'emergenza rifiuti. Un'inchiesta durata tre
anni e che ha visto costituirsi in giudizio 150 soggetti.
"Il popolo campano aspetta giustizia", ha dichiarato
Raffaele Bruno, Vice Segretario Nazionale del MIS con Rauti
e Presidente dell'Associazione Vento del Sud. "Quindici anni
di malgoverno della sinistra hanno messo in ginocchio
un'intera regione", ha continuato Bruno. "Speriamo che
Bassolino paghi per lo scandalo di monnezzopoli e per i due
miliardi di euro sprecati nell'affare rifiuti".

BRUNO ESPRIME SOLIDARIETA' AL SINDACO DI MARANO PERROTTA!

IL SINDACO DI MARANO SALVATORE PERROTTA, INDAGATO PER UNA
PRESUNTA DISCARICA. BRUNO: AVEVO CHIESTO LE SUE DIMISSIONI,
MA ADESSO SOLIDARIZZO CON LUI PER L'ATTACCO SUBITO!
Salvatore Perrotta, sindaco di Marano, strenuo oppositore
della discarica di Chiaiano, che sorge al confine con
Marano, non può stare più nel suo comune perchè è
stato raggiunto da un obbligo di dimora emesso dalla Procura
di Napoli nell'ambito di un'inchiesta sull'allestimento di
un sito di trasferenza. Perrotta, accolto da alcune
centinaia di persone, ha letto una lunga comunicazione. "Non
voglio entrare nel merito delle accuse che mi vengono mosse
dalla magistratura, innanzitutto perchè - come uomo delle
istituzioni e da tempo impegnato nelle istituzioni per
difendere il proprio territorio - ritengo che le accuse
giudiziarie vadano contestate nelle sedi giudiziarie, forti
delle proprie ragioni, della propria onestà intellettuale
e della propria pulizia morale e di coscienza e con la
massima fiducia negli organismi giudicanti", ha aggiunto
Perrotta, difendendo fermamente il suo operato. Raffaele
Bruno, Vice Segretario Nazionale Vicario del Movimento Idea
Sociale e Presidente dell'Associazione Vento del Sud ha
espresso solidarietà al Sindaco colpito dal provvedimento
della Magistratura.

venerdì 27 febbraio 2009

BRUNO: VERGOGNOSE LE CLIENTELE ESISTENTI NELLE NOSTRE UNIVERSITA'

C O M U N I C A T O S T
A M P A

BRUNO: NEGLI ATENEI ITALIANI REGNANO TUTTORA
NEPOTISMO, CLIENTELE E CORSI FANTASMA!

Sull'argomento il Presidente dell'Associazione –
Movimento politico Vento del Sud Raffaele Bruno ha
dichiarato:

"Nelle Università del nostro Paese regnano nepotismo,
clientele e corsi fantasma. La "meritocrazia" annunciata
dal Ministro Gelmini non si è vista affatto e finora si
è rivelata solo uno slogan vuoto. Da tempo i nostri
Atenei, feudo di figli e nipoti di uomini di potere e di
politicanti di regime, sono ridotti a semplici diplomifici,
non premiano lo studio e la ricerca, ma solo chi ha alle
spalle famiglie potenti e solidi protezioni. Un andazzo,
gestito direttamente dai soliti "baroni" universitari,
che ha fatto crollare agli ultimi posti nelle graduatorie
mondiali le nostre istituzioni universitarie. Anche per
tutto questo, purtroppo, molti giovani e i migliori
"cervelli" fuggono all'estero".

Napoli, 28 febbraio 2009 L'Addetto
stampa

giovedì 26 febbraio 2009

BRUNO AL CORTEO DI SOLIDARIETA' CON I LAVORATORI FIAT DI POMIGLIANO

COMUNICATO STAMPA
BRUNO: SOLIDARIETA'AI LAVORATORI DI POMIGLIANO D'ARCO

Sull'argomento il Vice Segretario Nazionale Vicario del
Movimento Idea Sociale con Rauti e Presidente
dell'Associazione Vento del Sud Raffaele Bruno ha
dichiarato:
"Gli effetti della crisi economica globale stanno
colpendo anche il nostro Paese ed in particolare stanno
penalizzando le famiglie, i precari e i lavoratori, come gli
operai della Fiat di pomigliano d'Arco, messi a centinaia in
cassa integrazione. Sarò presente al corteo di
solidarietà per fare sentire ai lavoratori Fiat e alla
città di Pomigliano d'Arco tutta la vicinanza nostra, da
sempre impegnati nella difesa dello Stato sociale, dei
diritti dei lavoratori e delle fasce sociali dei più
deboli e indifesi".

mercoledì 25 febbraio 2009

BRUNO: A CHIAIANO NON CI SIAMO ANCORA ARRESI!

C O M U N I C A T O S
T A M P A

BRUNO:A CHIAIANO NON CI SIAMO ANCORA ARRESI PERCHE' NON
POSSIAMO MORIRE AVVELENATI! IL 7 MARZO SARO' AL CORTEO!

Sull'argomento il Presidente dell'Associazione –
Movimento Politico Vento del Sud Raffaele Bruno ha
dichiarato:

"La presenza di discariche in cui si versano ogni tipo
di rifiuti senza raccolta differenziata, come sta avvenendo
nella cava di Chiaiano, aumenta il tasso di tumori,
leucemie, malformazioni neonatali, inquina le falde
acquifere, inquina la terra e quindi tutto ciò che
mangiamo. Sto lottando da oltre dieci mesi contro la
discarica di Chiaiano perché non vogliamo morire
avvelenati e sabato 7 marzo parteciperò io e la mia
famiglia al corteo indetto dai Comitati del presidio
permanente contro la discarica"
Napoli, 26 febbraio 2009
L'Addetto Stampa

lunedì 23 febbraio 2009

I COMITATI RICORRONO AL CONSIGLIO DI STATO CONTRO LA DISCARICA DI CHIAIANO!

DISCARICA DI CHIAIANO: I COMITATI CITTADINI RICORRONO AL
CONSIGLIO DI STATO. BRUNO DI VENTO DEL SUD: GIUSTO RICORRERE
AL CONSIGLIO DI STATO!

Ci ripromettiamo di adire tutte le vie legali e
giudiziarie». I comitati civici di Chiaiano e Marano non
si arrendono ed annunciano che ricorreranno al Consiglio di
Stato.

Sono trascorse poche manciate di ore dall'ultima grande
manifestazione cittadina antidiscarica in quel di Chiaiano.
A ridare forza al movimento quanto mai irriducibile proprio
a causa dell'apertura dell'invaso cittadino di via Cupa
del Cane è giunto a nelle piazze dell'area nord della
città il comico Beppe Grillo. Ma alla piazza, questa
volta, i comitati associano le vie legali. Dopo aver
ricevuto il no da parte del Tribunale amministrativo del
Lazio (Tar) che ha sancito l'impossibilità di
intercedere sulla questione discarica di Chiaiano i
manifestanti, rappresentati dall'avvocato Andrea Faiello
porteranno la questione all'attenzione del Consiglio di
Stato.

Nel frattempo, sul fronte sversamenti, le attività del
genio militare continuano a procedere senza intoppi.

"Condivido l'azione di rivolgersi al Consiglio di Stato, ha
dichiarato il Presidente dell'Associazione -Movimento
Politico Vento del Sud Raffaele Bruno, e lotteremo fino alla
fine senza arrenderci. Per noi quella discarica è illegale
e deve essere chiusa subito"!

sabato 21 febbraio 2009

BRUNO: CHI RINNEGA E' UN RINNEGATO!

C O M U N I C A T O S
T A M P A

BRUNO: L'ESCLUSIONE DI GIORGIO ALMIRANTE DAI MITI VECCHI E
NUOVI DI AN E' UNA VERA VERGOGNA!

Sull'argomento il Vice Segretario Nazionale Vicario del
Movimento Idea Sociale con Rauti Raffaele Bruno ha
dichiarato:

"Escludere Giorgio Almirante dal pantheon, i miti di
riferimento vecchi e nuovi di An, è una vera vergogna. Il
problema è che per entrare nel Pdl questi signori devono
rinunciare totalmente alle radici e rinnegare ogni
riferimento agli ideali e principi che da giovani
professavano. Sui sacrifici di Almirante e di tanti giovani
che sono stati assassinati, però, loro si sono arricchiti
ed hanno fatto brillanti carriere politiche. Chi rinnega è
un rinnegato!"
Roma, 21 febbraio 2009 L'Addetto
Stampa

giovedì 19 febbraio 2009

ADDIO A ORESTE LIONELLO

giovedì 19 febbraio 2009
ADDIO A ORESTE LIONELLO, L'ATTORE 82ENNE, MORTO NELLA NOTTE,
DAVA LA VOCE A WOODY ALLEN. AVEVA FONDATO LA COMPAGNIA DEL
BAGAGLINO
E' morto nella notte, in una clinica romana, Oreste
Lionello. Attore teatrale, cabarettista già dai tempi del
secondo dopoguerra, Lionello, nato a Rodi nel '27, avrebbe
compiuto 82 anni il prossimo 18 aprile. "Ci legava un
sentimento profondo, oltre il rapporto professionale, la mia
vita è totalmente intrecciata con quella di Oreste" - ha
detto all'Adnkronos Pier Francesco Pingitore, fondatore
insieme all'attore e a Mario Castellacci della Compagnia del
Bagaglino negli anni '60. L'esordio cinematografico è del
'54 con Allegro squadrone, poi tante partecipazioni,
soprattutto negli anni '70-'80, nelle commedie dirette
proprio da Pingitore (Remo e Romolo - Storia di due figli di
una lupa, Nerone, Scherzi da prete e via dicendo). Ma la
"notorietà" sul grande schermo arriva grazie ai doppiaggi
eccellenti: Gene Wilder, ma soprattutto Woody Allen, che
d'ora in poi non avrà più la sua "voce" italiana.

BRUNO SI APPELLA AL MINISTRO BONDI: I BENI CULTURALI CAMPANI AL DISASTRO!

C O M U N I C A T O S T A M P A

BRUNO SI APPELLA AL MINISTRO BONDI: CI COSTA TROPPO LA
PESSIMA GESTIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE, PAESAGGISTICO E
MONUMENTALISTICO IN CAMPANIA! OCCORRE LA RIFORMA DEI BENI
CULTURALI !

Sull'argomento il Vice Segretario Nazionale Vicario del
Movimento Idea Sociale con Rauti e Presidente
dell'Associazione Vento del Sud Raffaele Bruno ha
dichiarato:

"Paghiamo un costo troppo alto per la pessima gestione
dei Beni Culturali che giacciono in uno stato di completo
abbandono a Napoli e in Campania e per la mancata riforma
dei Beni Culturali italiani ed in particolare per i Beni
Culturali della Campania. I giornali sono pieni, in questi
ultimi tempi, di notizie pessime sull'argomento. Si tratta
di un costo enorme non solo per i sacrifici imposti, da anni
ai ceti più deboli che pagano di tasca loro le conseguenze
derivanti dall'incuria ormai cronica, che devasta il
nostro patrimonio culturale, ma gli ignari contribuenti
pagano anche lo stipendio, sia ai soprintendenti, sia ad
"indaffaratissimi" Direttori Generali colpevoli di
incapacità manifesta. Personaggi questi ultimi, più
simili ai ruderi loro affidati, incuranti del disastro che
attanaglia il patrimonio culturale nazionale, che continuano
a crogiolarsi nel dolce tepore di uno stipendio sicuro e
sostanzioso, intascato senza alcuna fatica e senza alcun
risultato concreto per lo stato e per i cittadini. A questi
individui e affidata la guida (si fa per dire) e i destini
del nostro patrimonio culturale. Un esempio emblematico è
rappresentato dagli Scavi archeologici di Pompei! A cosa è
servito il commissariamento di Profili? A nulla! Di fatto
tutto è stato cambiato affinché nulla cambiasse.
Ministro Bondi, perché hai inviato a Pompei un uomo di
grande valore, capace di risolvere problematiche forti, ma
privo di qualsiasi conoscenza o esperienza nel campo
dell'archeologia e dei beni Culturali? La nomina di
Profili, per molti aspetti, è servita solo a fornire
alibi nuovi e sicuri a chi da oltre 14 anni si trova alla
guida di una Soprintendenza così importante, parlo del
soprintendente Guzzo,senza alcun risultato, ma solo disastri
e malgoverno. Ma questo non è tutto! La Campania oltre ad
essere in ginocchio per una crisi profonda della politica
è anche in ginocchio per lo stato di degrado del suo
patrimonio culturale: basta recarsi in passeggiata nei Campi
Flegrei, in particolare a Pozzuoli, per rendersi conto del
disastro in cui versano i più importanti monumenti della
regione come ad esempio il Rione Terra, lo stadio,
l'anfiteatro ed infine il macellum (conosciuto dalla gente
comune come tempio di Serapide). Quest'ultimo è allagato
da mesi senza alcuna cura o manutenzione. Le mura antiche
offese, danneggiate dall'acqua salmastra stagnante
rischiano ormai il crollo a causa dell'abbandono. Il Rione
Terra, così come lo stadio, sono chiusi al pubblico a
causa di una politica scellerata. Non parliamo poi del Museo
Nazionale di Napoli dove la maggior parte delle stanze sono
chiuse al pubblico pagante ed impossibili da visitare.
Quanto spendono gli Italiani on. Ministro Bondi per
mantenere tale stato di cose? Esiste una risposta e per
averla basta guardare i consuntivi delle varie
Soprintendenze fin dal momento in cui l'on. Spadolini
istituì il Ministero dei Beni Culturali. I funzionari
hanno lavorato come hanno lavorato, le prestazioni del
personale del Ministero sono quelle che sono e sono sotto
gli occhi di tutti e allora ci chiediamo è possibile
continuare in questo modo?
Le nuove linee della metropolitana di Napoli sono soggette
da anni ad un continuo stillicidio di danaro per
problematiche che riguardano l'archeologia: milioni di
euro pagati per scavare siti archeologici e per schedare
cunicoli, fogne e murature, spesso moderne e spacciate per
antiche. Nonostante, però, il grande quantitativo di
danaro i problemi rimangono e le nuove stazioni non
decollano. È possibile allora assistere alla lenta agonia
di Napoli, di Pompei, dei Campi flegrei, di Pozzuoli senza
intervenire, senza avere il coraggio di rimuovere
definitivamente i vari personaggi che non sono in grado di
affrontare e risolvere il problema del rilancio dei siti
archeologici più importanti del mondo? L'alibi invocato
da questa gente è la cronica mancanza di danaro, ma
sappiamo che non si tratta di mancanza di soldi. Molto più
semplicemente, come nel caso di Pompei, si tratta di
incapacità gestionale dei vertici, poiché il sito
incassa (forse è meglio dire incassava, visto lo stato
attuale delle cose) ogni anno circa 21 milioni di euro solo
di biglietti d'ingresso. Ma le somme a disposizione della
Soprintendenza di Pompei non si fermano qui poiché sono
stati spesi anche 30 milioni di euro provenienti dal POR
Campania. Non parliamo poi della situazione metropolitana
Napoli e Rione Terra dove sono stati spesi fiumi di danaro
con i risultati disastrosi che sono sotto gli occhi di
tutti. Eppure nonostante tutte le energie economiche
investite la maggior parte dei nostri tesori è chiusa al
pubblico o rischia l'estinzione.
Accanto alla tragedia sopra descritta c'è però anche
una farsa che, come dire, è capace di rendere ancora un
pochino più ridicola la situazione: il Ministero per i
Beni e le Attività Culturali invia i nostri capolavori in
tutto il mondo per mostre e convegni, ma c'è qualcuno
che nega la possibilità al Presidente Berlusconi di
esporre i Bronzi di Riace sul suolo nazionale per il G8!!
On. Ministro Bondi siamo in un periodo di profonda crisi
economica. Le notizie sul PIL spaventano, ma sappiamo per
certo che i Beni Culturali potrebbero, se guidati da uomini
valorosi, onesti, capaci, aiutarci ad uscire dall'incubo
della recessione: è tempo di riforme! È tempo di
riformare seriamente il Ministero per i Beni e le Attività
Culturali del nostro Paese poiché appare chiaro che
c'è un costo anche per le mancate riforme e qui, in
Campania, questo costo appare altissimo, insostenibile. La
riforma che invochiamo appare necessaria, urgente e nessuno
che abbia un minimo di conoscenza sullo stato del nostro
patrimonio culturale la può scambiare per una rivoluzione
soprattutto se ha l'obbiettivo di cambiare e migliore
l'efficienza di un fondamentale servizio sociale capace di
accrescere il benessere collettivo".
Napoli, 19 febbraio 2009
L'Addetto Stampa

mercoledì 18 febbraio 2009

L'OPERA NAZIONALE DOPOLAVORO

L'OPERA NAZIONALE DOPOLAVORO

di Umberto Franzese

Così come taluni raccontano in punta di penna per non
lasciarsi andare oltre il "lecito", il regime fascista
si preoccupò anche del benessere fisico e spirituale del
popolo, alleggerendolo, sgravandolo dalle fatiche
dell'impegno quotidiano. Fu allora, a dispetto di quanti
parlano e straparlano, quella ducesca, piuttosto un'era di
felice convivenza, di tranquillità, di pacificazione, di
spensieratezza, festosa, felice, radiosa fino ai superbi
anni quaranta – quarantadue.
Non fu una ubriacatura generale, una mescolanza di
illegalità, d'impunità, di soperchierie. Non fu
un abbassamento di valori, un sistema libertario,
sovvertitore, immorale, intemperante, vizioso, dissoluto,
licenzioso. No, non lo fu. Oggi, quanti, invece, ripudiano
ogni sano principio, sono sregolati nel rapporto degli uni
con gli altri. Chi non vuole perire ha bisogno d'altro. Di
altro che riesce ancora ad attrarlo perché resta
incontaminato.
Il Dopolavoro, ovvero il tempo libero del Duce: uno spaccato
sottratto al lavoro per strutturare le ore ricreative.
L'Opera Nazionale Dopolavoro fu istituita nel 1925 e
contava alla fine degli anni trenta circa ventimila
associazioni aderenti.
Il "dopolavorismo" comprendeva una infinita serie di
attività ricreative che si rifacevano sia alla cultura di
massa sia alle tradizioni popolari. Passatempi sani. Giochi
individuali e collettivi, feste paesane, sagre, fiere,
escursioni. Nel 1940 gli iscritti all'O.N.D. erano circa
quattro milioni tra operai, artigiani, salariati e
contadini. Da un capo all'altro della Penisola nascevano
vasti centri di elevazione, di promozione, di nobilitazione.
Strutture articolate, armoniose, rilevanti, che andavano a
coprire spazi esposti o sottratti ad occupazioni perniciose,
degradanti, oziose. Il Paese, ovvero la Nazione, come si
diceva in quel tempo, aveva bisogno di conoscere le proprie
radici, puntare su tutto ciò che sapeva d'italianità.
Così ciascuna regione doveva rivalutare la propria
cultura, le proprie tradizioni, il proprio folklore.
Studiosi e ricercatori si mobilitarono per rispolverare o
arricchire di elementi nuovi e più moderni antiche feste
religiose, cortei storici, processioni, gare canore, corse
ciclistiche e podistiche, competizioni sportive, giochi
allegorici, sagre e fiere paesane. D'un sol colpo gli
Italiani sonnacchiosi e pantofolai si scopriranno inclini,
pronti a partecipare, a sfidare, a confrontarsi, a
gareggiare, a competere, a emularsi.
L'Italia del dopolavoro si ridestava, si metteva in gioco,
si ravvivava, si trasformava. Nasceva un rinnovato amore di
Patria nella rivalutazione di tutto ciò che era italiano.
La ruralizzazione, le bonifiche, il ritorno alla terra col
suo modo di vita, di costumi, di tradizioni segnate dal
susseguirsi delle stagioni. Un ritorno all'antico, alle
antiche usanze, agli antichi costumi, agli antichi sapori.
Allora, come oggi, si correva verso quei modelli non ancora
imbastarditi e corrotti dalle moderne megalopoli. Allora,
come oggi, una corsa affannosa verso i campi, verso i laghi,
verso i monti, al mare. Tutti novelli Cincinnati. Oggi,
tutti vanno verso la Natura, solo che nessuno vuole andarci
a piedi. E così tutti belli e intossicati. Allora si
andava anche in treno e in bicicletta verso la Natura, per
sentirsi vivi, tutti insieme per contare, tutti insieme
nell'unità, in una sola identità di nazione.
A completamento della grandiosa opera, l'innesto del
"sabato fascista", della "befana fascista", delle
"colonie marine" aperte anche ai figli degli italiani
all'estero. E il Duce? "Il Duce c'è, Mussolini è
dovunque, in nome e in effigie, in gesti e parole. Egli
comanda di far pigliare il sole e di curare i bambini…"
Nel 1932 sui treni popolari circolano 1.300.000 viaggiatori.
Sulle strade si muovono 294.434 automobili contro le 64.298
del 1922; 95.818 sono le motociclette. Il Duce si dice
contrario al dimagrimento e all'allattamento artificiale;
consiglia l'uso dell'uva e del riso. Si schiera in
difesa dei prodotti agricoli e lancia la campagna per gli
agrumi, suggerendo di bere aranciate e limonate. Propone di
studiare seriamente l'inquinamento dell'aria nelle
grandi città.
Il dopolavoro della campagna unisce l'utile al
dilettevole: ogni fazzoletto di terra è seminato a grano.
L'Italia non ha più bisogno d'importare grano
dall'estero! Il grano è italiano. Si allestiscono
conigliere, alveari, allevamenti di galline, di maiali. E le
feste non sono soltanto dilettevoli, ma anche utili per
promuovere le sagre di prodotti agricoli o per vendere quote
di raccolto di aziende a conduzione familiare. La festa
dell'uva è estesa a tutte le zone di produzione, dal
Trentino alla Sicilia. Dalle città alla campagna per
musiche, canti, balli, giochi, bancarelle. E l'O.N.D.
s'impegna ad organizzare i collegamenti per facilitare il
trasporto degli associati, degli affiliati, della gente
comune. Il popolo partecipa in massa, si diverte, si
appassiona ascoltando un concerto, un coro; assistendo a uno
spettacolo, a una mostra, a una competizione sportiva. Il
vino, il buon vino lega gli uni agli altri, timidi ed
estroversi. A esaltazione della campagna ecco il fiorire di
canzoni, come: Reginella campagnola, Rosabella del Molise,
Amor di pastorello, Se vuoi goder la vita.
L'Abruzzo agreste rivive, intanto, nelle nitide tele di
Francesco Paolo Michetti, mentre la campagna
siciliana appare mitizzata nelle pagine de' I Malavoglia
di Giovanni Verga. Il ballo di moda è il Tanganilla e
l'Italia danza sulle note del Tango delle capinere e del
Valzer dell'organino.
Dell' O.N.D. rimane traccia indelebile anche dopo la
caduta del regime, nell'E.N.A.L. (Ente Nazionale
Assistenza Lavoratori), ma non è più un grande movimento
di massa così come persino all'estero se ne era
avvertita l'eco. Il "dopolavoro", altra grande
iniziativa del periodo mussoliniano, si era affermato per la
diminuzione delle ore di lavoro, con l'esplosione dei
consumi e della cultura di massa e con l'appagamento delle
classi popolari. Tale tipo di organizzazione trovò assetto
ad imitazione dell'O.N.D. anche in Grecia col Focolare dei
Lavoratori, in Spagna, in Francia, in Germania, in
Portogallo. Agli indifferenti, agli apatici, ai miscredenti,
agli scettici, ai mentitori, ai meschini, dico, in lingua
madre: "Magna non numero nisi industria!". E se così
non bastasse, con la lingua dei Padri: " Bazzariote,
quanno parlate 'e chillu Bellommo, sciacquateve 'a
vocca!". Visti i tempi, questi tempi!

BRUNO CHIEDE LE DIMISSIONI DI PERROTTA (SINDACO DI MARANO)

COMUNICATO STAMPA

BRUNO CHIEDE A PERROTTA, PALUMBO E MALINCONICO DI DIMETTERSI
A
SEGUITO DELL'APERTURA DELLA DISCARICA DI CHIAIANO E DEL LORO
FALLIMENTO POLITICO!

Sull'argomento il Vice Segretario Nazionale Vicario del
Movimento Idea Sociale con Rauti e Presidente
dell'Associazione Vento del Sud Raffaele Bruno, in lotta da
dieci mesi contro la discarica di Chiaiano, ha dichiarato:

"Consiglio vivamente al Sindaco di Marano Perrotta, al
Sindaco di Mugnano Palumbo e al Presidente della
Municipalità di Chiaiano-Scampia Malinconico di rassegnare
le loro immediate dimissioni dalle rispettive cariche
poiché, non hanno difeso adeguatamente gli interessi delle
popolazioni
locali residenti dal disastro dell'apertura della discarica
nella cava di Chiaiano. Ci risulta, invece, che abbiano
contrattato per ottenere alcuni incentivi da ricevere dal
Governo, mentre le Comunità locali dovran-
no subire le conseguenze di un disastro ecologico enorme che
avrà ripercussione sulla salute di tutti".

Napoli 18 bfebbraio 2009
L'Addetto Stampa

martedì 17 febbraio 2009

BRUNO: STANNO ASSASSINANDO ME E LA MIA FAMIGLIA!

C O M U N I C A T O S T A M P A
BRUNO: CON L'APERTURA DELLA DISCARICA DI CHIAIANO
BASSOLINO, BERLUSCONI, IERVOLINO E BERTOLASO STANNO
ASSASSINANDO ME E LA MIA FAMIGLIA. VENDERO' CARA LAPELLE!

Sull'argomento il Vice Segretario Nazionale Vicario del
Movimento Idea Sociale con Rauti e Presidente
dell'Associazione Vento del Sud Raffaele Bruno, in lotta
da dieci mesi contro la realizzazione della Discarica di
Chiaiano, ha dichiarato:

"E' un vero assassinio nei confronti miei e della mia
famiglia, che abitiamo a un chilometro della Cava che
ingoierà un milione di tonnellate di rifiuti, e della
popolazione di Chiaiano, Camaldoli, Marano, Mugnano e dei
Paesi limitrofi che hanno voluto Bassolino, Berlusconi,
Iervolino e Bertolaso. Ne prendo atto e venderò cara la
pelle, poiché quella realizzata con determinazione è
stata una scelta folle. Fare una discarica vicino ai più
importanti ospedali del Mezzogiorno, in una zona ad alta
densità abitativa, con gravi problemi di viabilità e
nell'unico vero polmone di verde della città e da
irresponsabili. Ne prendo atto con rabbia. Vedremo il
seguito"!
Napoli, 17 febbraio 2009 L'Addetto
Stampa

domenica 15 febbraio 2009

BRUNO: LA PERIFERIA CAMPANA E' ANCORA LA TERRA DEI FUOCHI DESCRITTA DA GOMORRA!

BRUNO: LA PERIFIERIA CAMPANA E' ANCORA LA TERRA DEI FUOCHI
Sull'argomento il Presidente dell'Associazione - Movimento
Politico Vento del Sud Raffaele Bruno ha dichiarato:
"Nella Terra dei Fuochi, nonostante la tanto sbandierata
fine dell'emergenza rifiuti, è possibile assistere ad un
amaro spettacolo: roghi che sprigionano nell'aria fumi
neri e nauseabondi. Durante questi incendi vengono bruciati
rifiuti speciali terribilmente tossici. L'odore acre di
plastica bruciata è dannatamente inconfondibile. Tra le
sostanze prodotte dalla combustione di questi rifiuti è
presente la diossina (in realtà sarebbe più corretto
parlare di diossine e furani). Diossina è un nome generico
che indica vari composti tossici; il più noto, indicato
con la sigla TCDD-Tetra.Cloro.Difenil.Diossina. La diossina
è una sostanza altamente tossica in grado di provocare
seri danni al cuore, ai reni, al fegato,allo stomaco e al
sistema linfatico. Il composto si deposita sui terreni è
non assolutamente biodegradabile né l'intaccano i
microrganismi presenti nel terreno. Penetra nell'organismo
attraverso la respirazione, per contatto con l'assunzione
di cibo, soprattutto carne, pesce e latticini. Nei casi di
esposizione e poiché si deposita nei grassi, è soggetta
ad accumulo biologico. Nei topi da laboratorio provoca
tumori, disturbi al sistema nervoso, anomalie genetiche .
Ancora non è stato accertato quali possano essere gli
effetti a lungo termine sull'uomo. Gli abitanti di Seveso
e zone limitrofe sono ancora oggi soggetti da laboratorio
per lo studio degli effetti della diossina. La diossina non
uccise nessun essere umano al momento, ma distrusse
l'equilibrio eco-biologico di una vasta aera di territorio
e decretò la morte civile di un'intera popolazione. Si
sospetta che a 30 anni di distanza il terreno sia ancora
intriso di diossina nonostante lo stabilimento chimico sia
stato interrato ed al suo posto ci sia ora il " Bosco
delle Querce" impiantato in seguito nella zona, con flora
e fauna importata a segnare con un itinerario della memoria
un evento da non dimenticare (…) I danni materiali e
morali di questo disastro ecologico provocato dall'uomo
restano incalcolabili. L'articolo completo è disponibile
a questo indirizzo: clicca qui. (fonte: pagine70.com) Sui
terreni a nord di Napoli ed a sud di Caserta, devastati da
trent'anni di scempi ecologici, l'attuale governo vuole
costruire nuove megadiscariche ed inceneritori. E'
possibile ammazzare due volte chi risulta già morto? Si
può continuare a devastare le poche zone verdi del nostro
territorio?
Si può condannare una popolazione ed i suoi figli a
lottare tutta la vita contro tumori di ogni genere? Quanti
morti dovremo ancora piangere prima che chi ci governa
capisca che ci sono soluzioni meno inquinanti e più
economiche rispetto a quelle imposte a suon di esercito e
manganello"?

venerdì 13 febbraio 2009

RAFFAELE BRUNO (PRES. DI VENTO DEL SUD) PARTECIPA A UN INCONTRO CON DIRIGENTI LOCALI E NAZIONALI DELLE GUARDIE GIURATE

COMUNICATO STAMPA
Sabato 21 Febbraio 2009, alle ore 18,00, si incontreranno le
guardie giurate di Napoli e della Campania, insieme ad amici
e a simpatizzanti, presso l'HOTEL HOLIDAY INN sito ISOLA E6
presso il Centro Direzionale di Napoli.
Interverranno: RAFFAELE BRUNO(Presidente
Associazione-Movimento Politico Vento Del Sud), GIUSEPPE
ALVITI (Presidente Nazionale Associazione Guardie
Particolari Giurate), AVV. GENTILE, MAURO
CENTRACCHIO,conclude MARCO FUSCO Segretario Nazionale SNGG .
lA STAMPA E' INVITATA!

SVERSANO RIFIUTI PERICOLOSI IN TERRENO GIA' SEQUESTRATO A CASTELVOLTURNO

SVERSAVANO I RIFIUTI PERICOLOSI IN UN TERRENO GIà
SEQUESTRATO, SETTE ARRESTI DEI CARABINIERI A CASTELVOLTURNO
Sette arresti per traffico di rifiuti pericolosi e
smaltimento abusivo in terreni già sottoposti a sequestro.
Sono queste le accuse che i carabinieri del Noe e della
stazione di Castelvolturno hanno contestato a cinque
cittadini rumeni e due italiani presi i flagranza di reato.

mercoledì 11 febbraio 2009

FINALMETE LA MAGISTRATURA E' INTERVENUTA CONTRO EQUITALIA (EX GESTLINE)!

C O M U N I C A T O S T A M P A

FINALMENTE LA MAGISTRATURA E' INTERVENUTA CONTRO I
VERTICI DI EQUITALIA!
Si è svolto, mercoledì 11 febbraio, alle ore 11,30,
presso la Sede dell'Associazione Vento del Sud in Via
Maddaloni, 6 – Napoli – un incontro pubblico per
annunciare prossime mobilitazioni di protesta popolari
contro l'invio di migliaia di cartelle pazze da parte di
Equitalia – Polis (ex Gestline). Nell'occasione si è
plaudito all'intervento della Magistratura contro i
vertici di Equitalia.
Sono intervenuto Pietro Golia di Azione Popolare,
Raffaele Bruno di Vento del Sud, Antonio Del Piano di
Cittadino Nuovo e Gennaro Natale dei Disoccupati Napoletani.
Sull'argomento Golia, Bruno, Del Piano e Natale hanno
congiuntamente dichiarato:

"Dopo tante manifestazioni e denunce, finalmente la
Magistratura si è mossa ed ha chiesto l'interdizione dai
pubblici uffici per i vertici della Società di riscossione
Equitalia – Polis (ex Gestline). Bisogna ora fare
chiarezza sulle iscrizioni di ipoteche per debiti
complessivi inferiori agli 8.000 euro, sul mancato controllo
del servizio di notifica (affidato a ragazzini sprovveduti e
maliziosi in cambio di un euro a pratica) e sull'addebito
ai contribuenti di spese di iscrizioni e cancellazioni
ipotecarie. Negli ultimi anni i vertici di Equitalia hanno
taglieggiato i cittadini senza pietà, contribuendo a
determinare una condizione di miseria sociale sempre più
grave. Occorre azzerare i vertici dell'organizzazione
usuraia ed imporre nuove regole. Noi continueremo a vigilare
e a denunciare negli interessi del popolo che reclama i
diritti di cittadinanza, la trasparenza e la legalità.
Chiudere i covi dell'usura, della truffa e delle angherie
ai danni della gente comune. Adesso più che mai AMNISTIA
FISCALE per tutti e subito!"
Napoli, 11 febbraio 2009 L'Addetto Stampa

lunedì 9 febbraio 2009

BRUNO DI VENTO DEL SUD: ANCORA UN CORTEO CONTRO LA DISCARICA DI CHIAIANO!

VIA BERTOLASO ! NESSUNA RESA ! SABATO 14 FEBBRAIO CORTEO DI
PROTESTA A CHIAIANO
Sull'argomento il Presidente dell'Associazione -Movimento
Politico Vento del Sud Raffaele Bruno ha dichiarato:
"Il sottosegretario ai rifiuti Guido Bertolaso e' stato
indagato per traffico illecito di rifiuti nell'ambito
dell'inchiesta "Rompiballe". Colui che doveva essere
"l'uomo della provvidenza" e' indagato per aver
avvelenato i territori attraverso la gestione scellerata
delle discariche. Colui che voleva nascondere l'amianto
ritrovato nella cava di Chiaiano, colui che da mesi ci viene
a raccontare che le discariche saranno fatte a norma, oggi
non ha piu' nessuna legittimazione e nessuna
credibilita'. Bertolaso si deve dimettere subito, e la
Procura della Repubblica che dovra' decidere sul rinvio a
giudizio per il sottosegretario deve dimostrare di essere un
organo indipendente che vigila sull'operato del governo e
non uno strumento al servizio dei potenti e dello Stato
contro le popolazioni ed vicino ai poteri forti. Intanto il
governo annuncia di voler andare avanti sulla discarica di
Chiaiano e Marano ed annuncia l'imminente apertura del
sito.
FERMIAMOLI !! Da 10 mesi teniamo in scacco il governo
impedendo con la nostra mobilitazione l'apertura della
discarica di Chiaiano e Marano, ed oggi piu' che mai
diciamo che non ci siamo arresi, che nessuna resa e' per
noi possibile che la nostra determinazione e la lotta di
tutti i cittadini di Chiaiano e Marano fermeranno il
governo. Blocchiamo tutti, con ogni mezzo necessario,
l'arrivo dei camion carichi di veleni a Chiaiano e Marano.
NESSUNA DISCARICA A CHIAIANO E MARANO !
SABATO 14 FEBBRAIO
MANIFESTAZIONE CONTRO LA DISCARICA
Ore 16:30 Stazione Metropolitana di Chiaiano

SI FA SEMPRE PIU' GRAVE LA CRISI SOCIALE ED ECONOMICA

C O M U N I C A T O S T A M P A

LA CRISI SI FA SEMPRE PIU' GRAVE E IL GOVERNO METTE
SOLTANTO ESTEMPORANEE PEZZE A COLORI!

Sull'argomento il Presidente dell'Associazione e
Movimento politico Vento del Sud Raffaele Bruno ha
dichiarato:

"Dopo tutto queelo che ha subito, la povera Eluana
rischia di essere ricordata perché il suo nome è
purtroppo legata ad una pagina di storia terribile per il
nostro Paese. L'Italia sta affo0ndando in una crisi senza
precedenti senza che il governo sia capace di prendere
decisioni veramente utili, capaci di invertire la tendenza e
non soltanto di mettere estemporanee pezze a colori.
L'occupazione sta crollando ovunque e già si manifestano
i primi segnali di quello scontro sociale che a questo punto
sarà inevitabile. Così stando le cose sempre più
italiani non arriveranno alla fine del mese, non solo i
poveri "certificati", i beneficiari delle famose (e un
po' misteriose) social cards.
In tutto questo macello sociale Berlusconi si preoccupa
di cambiare la Costituzione per mantenere l'accanimento
terapeutico a Eluana. A meno che tutta questa squallida
sceneggiata non serva proprio a tutto il Palazzo per
distrarre gli italiani dalla crisi che arriva devastante".
Roma, 9 febbraio 2009
L'Addetto Stampa di Vento del Sud

(Gennaro Natale)

domenica 8 febbraio 2009

RICCARDO MUTI INCANTA AL SAN CARLO

RICCARDO MUTI INCANTA AL SAN CARLO: NAPOLI RESTA UNA GRANDE
CAPITALE DELLA CULTURA
Napoli ha ancora le caratteristiche di una grande capitale
della cultura, secondo Riccardo Muti, che ieri sera al
teatro San Carlo di Napoli ha insistito con il pubblico sul
valore delle radici della citta': "Non devo dire ai
napoletani quello che devono fare - ha risposto ai
giornalisti che lo hanno incontrato in camerino dopo il
concerto - certamente dico: bando alla polemica sterile, e
che ci sia
invece la dialettica costruttiva". "Del resto - ha aggiunto
- i napoletani sono i primi del mondo nella dialettica
forense, ma questo deve portare alla giustizia. In questo
senso tante cose si possono fare". Secondo Muti, "le radici
ci sono: anche se non si vedono i frutti, se le radici non
sono tagliate, gli alberi possono fiorire ancora".

RAFFAELE BRUNO IN ASSEMBLEA DI LOTTA SULLA DISCARICA DI CHIAIANO