venerdì 24 dicembre 2010

BANCHE E MEZZOGIORNO (di RAFFAELE BRUNO)

Il Vice Segretario Nazionale Vicaro MIS Raffaele Bruno ha rilasciato la seguente dichiarazIone: «Il fenomeno più rilevante della patologia bancaria nel nostro Paese è rappresentato dalla crisi delle banche meridionali, che ha riguardato sia i maggiori istituti pubblici che banche private di ridotte dimensioni, assumendo vere e proprie caratteristiche di instabilità sistematica. Questa analisi, che ebbi modo di illustrare nella mia qualità di Vice Segretario Nazionale Vicario e responsabile del Dipartimento per le Politiche Meridionali del Movimento Idea Sociale, in un convegno sul tema : "Banche e Mezzogiorno", organizzato dal Banco di Napoli e dall'Unione Industriali della Campania, trova purtroppo conferma nel numero di provvedimenti di amministrazione straordinaria e di liquidazione coatta relativi a banche con sede nelle regioni del Sud. La ricollocazione della proprietà avvenuta negli ultimi anni a vantaggio di aziende con sede legale nel Centro Nord sta avendo effetti devastanti sul tessuto economico e sociale del Mezzogiorno, poiché le banche gestite da centri decisionali non locali hanno aumentato la loro avversione a dare fidi a imprese e a dare una mano chi è in difficoltà. Oggi le banche del Sud gestite dal Nord praticano tassi già di per se da usurai e addirittura di tre quattro punti superiori a quanto si pratica nelle regioni settentrionali. Vale a dire che un imprenditore che chiede un aiuto economico ad una banca, a pari condizioni, paga fino a cinque punti in più di tasso di interessi rispetto ad un imprenditore del Centro Nord. Tutte le banche comandate dal Nord hanno poi il compito specifico di rastrellare i risparmi dei meridionali per poi investirli nelle regioni del Centro Nord, con il risultato che il Sud diventa sempre più povero e gli imprenditori meridionali hanno sempre meno possibilità di essere aiutati dalle banche. Certo, fare banca al Sud significa confrontarsi, da un lato, con una realtà imprenditoriale a più alta rischiosità, carattere a sua volta originato, a parità di altre condizioni, dall'incapacità cronica dello Stato e degli Enti Locali di offrire in modo efficace i beni pubblici primari: tutela dei diritti della persona e della proprietà, autentici catalizzatori del lievito dell'economia di mercato, rappresentato dalla fiducia. L'assenza della miglior miscela tra regole e fiducia rappresenta la più grave carenza con cui devono confrontarsi banche e imprese del Mezzogiorno, e rispetto alle quali la parte migliore dei ceti produttivi poco può. Il Mezzogiorno ha patito per decenni i costi economici e sociali di una sorta di tacito "patto scellerato" che negli scorsi decenni ha legato il triangolo politica – impresa – banca nella reciproca protezione delle rispettive rendite di posizione. L'intreccio tra politica, banca, impresa, famiglia e istituzioni di controllo è rimarchevole. In generale, la grande politica affaristica ha disegnato regole del gioco che indirizzavano le risorse verso usi pubblici e privati economicamente improduttivi, ma elettoralmente vantaggiosi. Tante imprese collegate ad affaristi, malavita e banchieri senza scrupoli asserviti alla politica traevano vantaggio da quell'intreccio, che definiva mercati e settori poco competitivi.L'inefficacia delle istituzioni pubbliche – tempi e modi della burocrazia e della giustizia in testa – hanno completato il quadro, in cui rendite politiche e professionali hanno finito per determinare un nodo difficile da sciogliere. Ma oggi siamo caduti dalla padella alla brace. Dalle grandi banche gestite dal potere politico che dava fidi facili ai camorristi e ai politici di Tangentopoli, siamo passati ad un sistema creditizio che nel Sud è completamente in mano alle speculazioni del Nord. Di fronte a questa situazione nessuno ha mosso finora un dito. Oggi si ritorna a parlare del problema, ma solo perché qualcuno vuole farsi un poco di propaganda personale. Tutti i partiti, i sindacati e la classe politica meridionale sono di fatto complici e qualcuno avrà pagato il loro silenzio. Ecco perché fummo soli noi del Movimento Idea Sociale a chiedere un'indagine parlamentare sul Credito meridionale e a protestare per giorni sotto la sede centrale di via Toledo quando anche il più grande e prestigioso Istituto bancario meridionale: il Banco di Napoli, fu svenduto all'Imi San Paolo di Torino per una manciata di miliardi delle vecchie lire».

BRUNO: LAGHI, DISCARICHE E FONDI AGRICOLI RIEMPITI CON SCORIE TOSSICHE DELL'ACNA DI CENGIO IN MEZZA CAMPANIA!

COMUNICATO STAMPA

BRUNO: LAGHI, DISCARICHE  E FONDI AGRICOLI RIEMPITI CON SCORIE TOSSICHE DELL'ACNA DI CENGIO IN MEZZA CAMPANIA!

   Sull'argomento il Vice Segretario Nazionale Vicario del MIS con Rauti Raffaele Bruno ha dichiarato:

   "Sopravvivere tra Giugliano Pianura e tutta l'area a nord di Napoli, a Castelvolturno, Parete e tutta l'area casertana, nota come "La Terra dei fuochi", è davvero diventato difficile. La Magistratura ha finalmente diffidati decine di proprietari dei fondi agricoli ed esponenti del clan dei casalesi che dietro il business delle discariche illegali hanno guadagnato ingenti somme di denaro e avvelenate le falde acquifere di mezza Campania provocando un disastro ecologico immenso. Mi auguro che i colpevoli siano puniti duramente e che la classe politica che governa avvii subito la bonifica del territorio"!

Napoli, 24 dicembre 2010                        L'Addetto Stampa del MIS con Rauti

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BRUNO: LAGHI, DISCARICHE E FONDI AGRICOLI RIEMPITI CON SCORIE TOSSICHE DELL'ACNA DI CENGIO IN MEZZA CAMPANIA!

COMUNICATO STAMPA

BRUNO: LAGHI, DISCARICHE  E FONDI AGRICOLI RIEMPITI CON SCORIE TOSSICHE DELL'ACNA DI CENGIO IN MEZZA CAMPANIA!

   Sull'argomento il Vice Segretario Nazionale Vicario del MIS con Rauti Raffaele Bruno ha dichiarato:

   "Sopravvivere tra Giugliano Pianura e tutta l'area a nord di Napoli, a Castelvolturno, Parete e tutta l'area casertana, nota come "La Terra dei fuochi", è davvero diventato difficile. La Magistratura ha finalmente diffidati decine di proprietari dei fondi agricoli ed esponenti del clan dei casalesi che dietro il business delle discariche illegali hanno guadagnato ingenti somme di denaro e avvelenate le falde acquifere di mezza Campania provocando un disastro ecologico immenso. Mi auguro che i colpevoli siano puniti duramente e che la classe politica che governa avvii subito la bonifica del territorio"!

Napoli, 24 dicembre 2010                        L'Addetto Stampa del MIS con Rauti

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martedì 21 dicembre 2010

domenica 19 dicembre 2010

MANIFESTAZIONE DEL MIS CON RAUTI NEL QUARTIERE SCAMPIA PER CHIEDERE L'ABBATTIMENTO DI TUTTE LE VELE!

COMUNICATO STAMPA

MANIFESTAZIONE DEL MIS CON RAUTI NEL QUARTIERE SCAMPIA PER CHIEDERE L'ABBATTIMENTO DI TUTTE LE VELE!

   Una manifestazione si è svolta questa mattina nel Quartiere Scampia a Napoli, con volantinaggio, megafonaggio, esposizione di tabelloni di protesta e conferenza stampa, organizzata dalla Federazione Provinciale  del Movimento Sociale con Rauti e dalla locale Sezione, per chiedere l'abbattimento delle ultime vele rimaste e di assegnare nuovi alloggi ai residenti.Erao presenti il federale Vittorio Lamberti, l'addetto Regionale alle Politiche sociali del Partito Giuseppe Alviti, il Segretario della Sezione Secondigliano - Scampai Giovanni Caldarelli, militanti e dirigenti.

   Sull'argomento il Vice Segretario Nazionale Vicario del Partito, presente all'iniziativa,  Raffaele Bruno ha dichiarato:

   "E' indispensabile procedere subito all'abbattimento delle ultime vele rimaste e costruire nuovi alloggi nei quali trasferire questi cittadini esasperati costretti a vivere nel degradi più allucinante.Bisogna completare la rottamazione edilizia avviata in questi anni e poi sospesa, attivare nuove misure di aiuti sociali a favore dell'infanzia e dei giovani, realizzare nuova occupazione di qualità nei settori del commercio, dell'artigianato e delle energi rinnovabili per accendere una luce di speranze in una situazione di disperazione sociale".

Napoli, 19 dicembre 2010                       L'Addetto Stampa del MIS con Rauti

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venerdì 10 dicembre 2010

FESTA DI NATALE DEL MIS CON RAUTI DELLA CAMPANIA!

FESTA DI NATALE DEL MIS CON RAUTI DELLA CAMPANIA!

   Lunedì 20 dicembre, alle ore 17,30, presso il salone Giorgio Almirante della Segreteria Regionale campana del Movimento Sociale con Rauti, in Via Maddaloni, 6 (Palazzo Maddaloni) - Napoli, avrà luogo un incontro natalizio di tutti i camerati del MIS con Rauti della Campania e le loro famiglie. Agli intervenuti saranno offerti dolci natalizi, spumante ed un omaggio da portare a casa. 

Napoli, dicembre 2010

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lunedì 6 dicembre 2010

BRUNO (MIS CON RAUTI): BASTA CON LA CONCORRENZA SLEALE DEI PRODOTTI CINESI!

 BASTA CON LA CONCORRENZA SLEALE DEI PRODOTTI CINESI! I CAPI
COMPRATI DA LORO E CHE SI INDOSSANO PROVOCANO GRAVI PROBLEMI
DI ALLERGIE,ANCHE GRAVI !

Sull'argomento il Vice Segretario Nazionale Vicario del Movimento Idea Sociale

Raffaele Bruno ha dichiarato:

"La concorrenza sleale dei cinesi nelle nostre città,
oltre a mettere in ginocchio interi settori commerciali
quali il tessile e il calzaturiero,sta determinando anche
gravi problemi a cittadini che comprano indumenti e scarpe a
basso costo in negozi e su bancarelle di cinesi. Si ha
sempre più spesso notizie di cittadini che, infatti,
lamentano problemi di salute determinati dal fatto di avere
indossato indumenti acquistati da cinesi. I rischi che si
corrono scegliendo un capo d'abbigliamento, un paio di
scarpe, della biancheria non regolari derivano soprattutto
dal fatto che questi prodotti si "indossano", si portano
cioè a contatto del proprio corpo. La prima conseguenza,
spesso ignorata, è l'igiene. Nei laboratori artigianali
dove vengono fabbricati i falsi del made in Italy le
condizioni di lavoro sono disastrose. Vengono impiegati
spesso materiali tossici, sostanze dannose, in grado di
provocare allergie. I capi di cotone vengono spesso
sbiancati con l'uso di sostanze pericolose vietate in
Europa. Dobbiamo incoraggiare la promozione della
responsabilità sociale delle aziende facendo verificare la
veridicità delle etichette e parlando dei rischi per la
salute dei prodotti immessi nei circuiti commerciali. Le
ammine odorose, altamente tossiche, sono molto usate nei
manufatti extra-europei ma non risultano mai dalle
etichette. Le tomaie di pessima plastica venduta come pelle,
si alterano a contatto con il sudore e gli "umori" della
cute, provocando danni e allergie gravi. Il più delle
volte i materiali degli occhiali illeciti non seguono gli
standard europei di sicurezza particolarmente rigidi. Con
danni per la vista. I rimedi. Sono gli stessi che dovrebbero
guidare la scelta di prodotti di altri settori: acquistare
presso rivenditori autorizzati di marchi noti, non fermarsi
al primo negozio, evitare i prezzi bassi per i prodotti che
sono a contatto con il corpo. Le etichette devono essere
chiare e riportare più componenti (nessun capo di
abbigliamento è costituito da un unico tessuto o
materiale, ndr), i tipi di tintura, trattamento, sostanze e
coloranti entrati nel processo produttivo.
Infine sulla confezione devono esserci indicazioni del
produttore o dell'importatore con indirizzi, numeri verdi,
telefoni esiti. I prodotti contraffatti non lo prevedono
quasi mai. Al primo difetto chiedete immediatamente la
sostituzione facendo valere la legge italiana sulle
garanzie. Un prodotto di marca è sempre garantito".

Napoli, 6 dicembre 2010    L'addetto Stampa del MIS con Rauti
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domenica 28 novembre 2010

FLI:COLLABORAZIONISTI, RINNEGATI E TRADITORI!

LADY BOCCHINO FA I FILM CON I NOSTRI SOLDI!

Lady Bocchino fa i film con i nostri sold!

 

27 novembre 2010 | Autore: admin

In 10 anni la sua casa di produzione ha ricevuto oltre 2,6 milioni di contributi pubblici per pellicole tra cui molti flop

Oltre a essere la consorte del capogruppo di Fli Italo Bocchino, la napoletana Gabriella Buontempo è titolare della società di produzione Good TimeEnterprise, specializzata in film e fiction televisive.

È certo una produttrice brava e abile, Gabriella, ma altrettanto sicuramente è una produttrice fortunata.

Non a tutti i produttori, difatti, capita di ricevere finanziamenti pubblici (peraltro di non piccola entità) con la stessa frequenza con cui li percepiscela Good Time.

Già lo scorso aprile la signora Bocchino si era fatta notare grazie a un sontuoso contratto da sei milioni di euro stipulato con la Rai per la realizzazione di una serie in sei parti con Ricky Memphis e la regia di Michele Soavi, "La Narcotici".

Adesso Gabriella torna alla ribalta perché il suo nome, o meglio quello della Good Time, è tra quelli in cui, nel condurre la sua inchiesta sui contributi statali al cinema italiano, «Libero» si è imbattuto più spesso.

Dati alla mano, la Good Time Enterprise ha beneficiato del sostegno pubblico almeno in sei occasioni nel corso degli ultimi quindici anni.

L'ultimo titolo a essere stato finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali è un documentario sulla saga della famiglia Agnelli intitolato "Il pezzo mancante", la cui presentazione al pubblico avverrà durante la prossima edizione del Torino Film Festival guidato da Gianni Amelio.

Diretta da Marco Ferrante (autore del saggio mondadoriano "Casa Agnelli") e da Giovanni Piperno, l'opera ha ricevuto dallo Stato 250.000 euro e gode della coproduzione nonché della distribuzione dell'Istituto Luce (che è, lo ricordiamo, un ente statale), oltre al supporto di Piemonte Film Commission e Regione Piemonte.

Al 2008 risale l'uscita del lungometraggio "Amore che vieni amore che vai" di Daniele Costantini, tratto dal romanzo di Fabrizio De André e Alessandro Gennari "Un destino ridicolo", edito da Einaudi.

Non positivamente accolto quando fu presentato nella sezione Extra del Festival Internazionale del Filmdi Roma, il lungometraggio in questione, che inizialmente doveva essere diretto da Antonio Luigi Grimaldi, è stato coprodotto da Rai Cinema e finanziato con ben 1.766.000 euro e, alla fine di novembre del 2008, di euro ne aveva purtroppo incassati solo 87.000.

Nel 2005 Gabriella Buontempo ha prodotto la pellicola "Fatti della banda della Magliana", sempre di Daniele Costantini, interpretata fra gli altri da Francesco Pannofino e Leo Gullotta. In questo caso il contributo pubblico è consistito nella coproduzione e nella distribuzione da parte dell'Istituto Luce.

Torniamo indietro di qualche anno e arriviamo al 2000, quando la Good Time sforna "Fate un bel sorriso" di Anna Di Francisca, una coproduzioneitalo-franco-greca le cui vendite estere sono state curate da Rai Trade, società specializzata nella commercializzazione dei diritti e nella promozione delle proprietà intellettuali del gruppo Rai.

Ancora al 2000 risale il film di Cecilia Calvi "Mi sei entrata nel cuore come un colpo di coltello", nel cui cast figurano Gaia De Laurentiis e Gianni Ippoliti.

A questo titolo, sicuramente non un campione dei botteghini, il Ministero stabilì di elargire, nel 1994, un miliardo e duecentosei milioni di lire.

Anche in questo caso la distribuzione venne garantita dall'Istituto Luce.

Nel 1996, infine, la Good Time Enterprise si è occupata della produzione de "La bruttina stagionata", diretto ancora da Anna Di Francisca, un film ricavato dall'omonimo bestseller di Carmen Covito.

La pellicola, coprodotta da Rai Tre, è stata riconosciuta opera di interesse culturale nazionale dal Dipartimento Spettacolo della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Pure in questo caso siamo di fronte a un film che senz'altro non figura negli annali dei maggiori incassi del cinema italiano di tutti i tempi ma il punto nodale della faccenda non è questo.

Ciò che viene spontaneo chiedersi, dopo avere verificato che vi sono società di produzione che riescono ad accedere ai finanziamenti statali in modo quasi sistematico (è appunto il caso della Good Time di Gabriella Buontempo), è come mai alcuni operatori del mondo cinematografico italiano siano sempre così "fortunati" mentre altri non lo sono mai.

sabato 20 novembre 2010

BRUNO E LAMBERTI (MIS CON RAUTI) AL PREFETTO DI NAPOLI: CHIUDERE LE SCUOLE DI NAPOLI PER LA TROPPA IMMONDIZIA!

COMUNICATO STAMPA

BRUNO E LAMBERTI (MIS CON RAUTI) AL PREFETTO DI NAPOLI: CHIUDERE LE SCUOLE DI NAPOLI PER LA TROPPA IMMONDIZIA!

   Sull'argomento il Vice Segretario Nazionale del Movimento Idea Sociale Raffaele Bruno e il Segretario Provinciale della Federazione di Napoli Vittorio Lamberti hanno congiuntamente dichiarato:

"Davanti alla grave situazione di emergenza rifiuti in cui verte in questi ultimi giorni la  Città per l'immondizia che arriva ai primi piani dei palazzi, chiediamo al Prefetto di Napoli di chiudere le scuole, il mercato ortofrutticolo e quelli rionali per rischio di epidemie. Proprio nel momento in cui l'amministrazione regionale aveva rilanciato la "differenziata", Napoli e i Paesi della sua provincia si ritrovano costretti a sopportare odori malsani e insopportabili, presenza di insetti e ratti, mettendo a rischio la salute dei cittadini e degli scolari. I marciapiedi sono completamente sommersi dai rifiuti e la gente è costretta a camminare sulle carreggiate con il pericolo di essere investiti, mentre molte sedi scolastiche, ospedali, presidi sanitari, uffici comunali  hanno entrate e  portoni invasi di rifiuti. Il Prefetto dichiari lo stato di emergenza subito!"

Napoli,20 novembre 2010                                       L'Addetto Stampa del MIS con Rauti

venerdì 19 novembre 2010

OGGI E' IL COMPLEANNO DI PINO RAUTI!


 OGGI E' IL COMPLEANNO DI PINO RAUTI!

CHIUNQUE VOGLIA FARGLI GLI AUGURI PUO' LASCIARGLI UN MESSAGGIO SULLA PAGINA FB: MOVIMENTO IDEA SOCIALE!

GRAZIE! RAFFAELE BRUNO (VICE SEGRETARIO NAZIONALE VICARIO DEL MOVIMENTO IDEA SOCIALE CON RAUTI)!

martedì 16 novembre 2010

VOLANTINAGGIO DEL MIS CON RAUTI CONTRO L'USURA FUORI A UNA BANCA A NAPOLI!



COMUNICATO STAMPA

VOLANTINAGGIO DEL MIS CON RAUTI CONTRO L'USURA FUORI A UNA BANCA A NAPOLI!

Un volantinaggio è stato effetuato da militanti del Movimento Idea sociale con Rauti questa mattina in Piazza Carità a Napoli,  esponendo tabelloni di protesta contro le banche strozzine e usuraie, che praticano l'anatocismo e il signoraggio.  affossano le imprese del Sud, i commercianti in difficoltà e le famiglie in ginocchio!

Erano presenti il Vice Segretario Nazionale Vicario del Movimento Idea Sociale Raffaele Bruno, il Commissario della Federazione di Napoli Vittorio Lamberti, giovani militanti e dirigenti locali.

Napoli, 16 novembre 2010                                                  L'Addetto Stampa del MIS con RAUTI

 

mercoledì 10 novembre 2010

BRUNO (MIS CON RAUTI): CALDORO PAGA SUBITO I FARMACISTI O POTRA' SCOPPIARE UNA SITUAZIONE DI DISORDINE E DI ALLARME SOCIALE!

BRUNO (MIS CON RAUTI): CALDORO PAGA SUBITO I FARMACISTI O POTRA' SCOPPIARE UNA SITUAZIONE DI DISORDINE E DI ALLARME SOCIALE!

COMUNICATO STAMPA
 

BRUNO (MIS CON RAUTI): CALDORO PAGA SUBITO I FARMACISTI O POTRA' SCOPPIARE UNA SITUAZIONE DI DISORDINE E DI ALLARME SOCIALE!

   "Un ultimatum  che non si puo' fingere di non sentire, visto le venti le mensilità che le farmacie regionali attendono di vedersi liquidate. Esprimo la mia solidarietà alla categoria dei farmacisti e sono vicino al Presidente di Federfarma  Michele Di Iorio e a tutti i farmacisti per qualsiasi battaglia da fare.Tutti sappiamo quale sia la realta' fallimentare che il governatore Caldoro ha raccolto anche sul fronte della sanita' e le negativita' che da tale criticita' si sono riversate sull'intero sistema sanitario regionale. Nessuno, pero', puo' nascondersi che il perpetuarsi di questa situazione rischia di aggravare ulteriormente la quotidianita' di questo importante settore che, oltre a rappresentare un comparto economico di notevole spessore e rilievo, e' soprattutto un presidio per la salute dei cittadini e un aiuto a quel poco di stato sociale che è rimasto in questo Paese. Poiche' il buco di 6milioni di euro lasciato dalla Giunta Bassolino ha gia' comportato notevoli ritardi nel pagamento degli stipendi per gli addetti, e sta mettendo a rischio la sopravvivenza stessa delle imprese sanitarie mi sembra giusto rivolgere al presidente Caldoro un invito ad accelerare i tempi per il loro utilizzo, per a consentire a farmacie e strutture private di cominciare a tirare  il fiato. Diversamente si rischia una situazione di disordine e di allarme sociale. Il tutto nell'attesa, ovviamente,  della messa a punto di quegli interventi strutturali e strategici indispensabili a trarre definitivamente fuori dalla situazione drammatica in cui la gestione bassoliniana ha cacciato la sanita' campana e tanti lavoratori che stanno soffrendo o perdendo il posto di lavoro".

Napoli, 10 novembre 2010                       L'Addetto Stampa del MIS con Rauti

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domenica 7 novembre 2010

BRUNO (MIS CON RAUTI): DOSSIER DEL MIS SUGLI SCAVI DI POMPEI AL MINISTRO BONDI!


                                                             COMUNICATO STAMPA

BRUNO (MIS CON RAUTI): DOSSIER DEL MIS SUGLI SCAVI DI  POMPEI AL MINISTRO BONDI!

 A seguito del crollo verificatosi negli Scavi archeologici di Pompei il Vice segretario Nazionale Vicario del Movimento Idea sociale con Rauti Raffaele Bruno, unitamente al Segretario Provinciale della Federazione di Napoli Vittorio Lamberti, ha presentato il seguente dossier su quanto non funziona all'interno degli Scavi al ministro ai Beni Culturali Bondi:

 

1) Manca un'adeguata manutenzione ordinaria estraordinaria – molti manufatti stanno crollando e diverse"insulae" rimangono chiuse al pubblico o sono solo inminima parte usufruibili dai visitatori (tra i quali citiamole Case di Cecilio Giocondo, dei Quattro Stili, di Efobo,quella degli Epigrammi greci, quella delle Nozze d'Argentoe perfino una casa visitabile come quella dei Vetti) versanoin condizioni di degrado assoluto – diversi mosaici stannocrollando poiché non si effettuano i restauriindispensabili da molti anni;2) Si continuano ad indire gare, ad ordinare progetti eappalti, utilizzando Società e Ditte esterne, quasi tuttesettentrionali, mortificando le professionalità esistentitra gli impiegati degli Scavi archeologici;3) I 139 assunti addetti alla biglietteria e al controllosenza concorso, senza titoli e per chiamata diretta che ilMovimento Idea Sociale con Rauti aveva denunciato sonoancora al loro posto;4) Gli Agenti di Pubblica Sicurezza del Servizio diVigilanza non hanno da anni, così come prevede ilregolamento interno, la divisa e la pistola, nonostante cheabbiano in tasca la tessera del Ministero degli Interni.Stanno facendo una lunga battaglia per ottenere i lorodiritti ed ora si sentono dequalificati e demotivati;5) Gli appalti e gli incarichi ad esterni sono continuati esenza motivo alcuno, in quanto le maestranze interneesprimono capacità e sufficienza, ma si preferiscemobbizzarle, sottoutilizzarle e mortificarle;6) Manca un Ambulatorio medico o una infermeria d'urgenzadegna di questo nome negli scavi di Pompei, di Ercolano ein quelli di Oplonti;7) Due antiche Officine esistenti negli Scavi Archeologicidi Pompei con maestri fabbri, elettricisti, falegnami edoperai specializzati, sono state chiuse con pretesti assurdied anche il settore restauri è stato di fatto soppresso.Si preferisce appaltare lavori a Ditte private esterne etenere il personale umiliato a non fare alcunché;8) Non si è ancora proceduto all'adeguamento dellestrutture che ospitano i lavoratori in entrambi gli ScaviArcheologici alla Legge 626/94, inerente la messa insicurezza dei luoghi di lavoro e dei sistemi antincendio edanche l'illuminazione generale, nonostantel'inaugurazione in "pompa magna" di un impiantomulticolore di luci nelle zone più in vista, rimaneinsufficiente a Pompei, a Ercolano e a Oplonti;9) Il sistema di controllo degli accessi per i visitatori,con conta persone e relativi orologi, per i quali si speserooltre tre miliardi delle vecchie lire, non è mai andato infunzione, tranne che parzialmente a Pompei, mentre aErcolano e a Oplonti la sicurezza è una vera e propriachimera;10) Da anni non si pagano gli straordinari ai lavoratori ela gestione del personale è gestita con modi arroganti edantisindacale;11) La gestione delle biglietterie è stata data inappalto nonostante che tale lavoro poteva continuare asvolgerlo il personale interno;12) Anche il settore bagagliaio e accoglienza è statodato in appalto, nonostante molti dipendenti avesseropartecipato ad un corso di lingue pagatodall'Amministrazione proprio per destinare a tale compitogli addetti interni;13) Molti affreschi di grande pregio presentano vistosemacchie di muffa già presente da anni, erbacce sonopresenti ovunque e tranne nelle strade principali, i segnidell'incuria sono evidenti;14) In Via dell'Abbondanza gli antichi marciapiedi sonostati ricoperti con cemento bianco, senza fare neppure ilminimo tentativo di imitare l'antica pavimentazione, comegià fu fatto dal professore Ponticello per Via Mercurio;15) Agli Scavi Archeologici di Ercolano la maggior partedelle Case rimangono chiuse al pubblico ed abbandonate aldegrado più allucinante;16) Sempre ad Ercolano manca un'uscita di sicurezza,gli Scavi della Villa dei Papiri non sono ancora ultimati,nonostante siano costati miliardi e si sta rischiando ildepauperamento di un grande patrimonio storico;17) Anche agli Scavi Archeologici di Ercolano, come aquelli di Pompei, i lavoratori svolgono le loro mansionisenza tutela alcuna ed i sorveglianti, in particolare,aspettano ancora di avere in dotazione le divise e lepistole, così come previsto dalla Legge vigente;18) Sempre ad Ercolano, molti reparti di grande valoreartistico e monumentale sono in balìa di ladri e dimalintenzionati e dipinti, affreschi, mosaici e solai stannoandando in malora. Anche qui, tra un assurdo e colpevolemenefreghismo generale.19) Mancano ovunque percorsi per favorire ai disabili lafruizione degli Scavi, sia a Pompei, quanto ad Ercolano;20) Rimangono carenti le condizioni igienico –sanitario in cui versano i locali che ospitano il personalenei relativi turni di guardia e ovunque si riscontra lapresenza di topi ed insetti vari.

Alla luce di tutto cio', il Movimento Idea Sociale chiede:

1) le immediate dimissioni del sovrintendente Pier GiovanniGuzzo, il quale stranamente cambiano i governi, ma luirimane inamovibile, nonostante le provate incapacita'gestionali e dei Direttori degli Scavi di Pompei dott.D'Ambrosio Antonio e degli Scavi di Ercolano dott. GuidoBaldo Maria Paola;

2) la costituzione da parte del Ministro ai Beni Culturali

di una commissione d'inchiesta sugli Scavi diPompei ed Ercolano;

3) al Ministero competente Sandro Bondi si chiede anchel'immediata convocazione di una delegazione politica ondeverificare la volontà da parte del ministro di prendereatto delle nostre denunce;

4) la rimozione del capo dipartimento del ministero dei beniculturali, colpevole di non aver vigilato sull'incredibiledegrado già abbondantemente denunciato,esistente sia negli scavi di Pompei quantoin quelli di Ercolano.

Resta, in conclusione, inteso che qualora non dovesseroessere prese in considerazione i punti sopra esposti, ilMovimento Idea Sociale, continuerà la battaglia didenuncia con pubbliche manifestazioni, anche di protestaclamorosa, e si rivolgerà alla Magistratura e a tutti gliorgani preposti per fare rispettare la Legge, allo scopo difare piena luce sull'intera incredibile vicenda e peraccertare se nel comportamento della dirigenza dellaSoprintendenza Archeologica di Pompei ed Ercolano e deirispettivi Direttori responsabili non si riscontrinoomissioni e/o violazioni.

sabato 6 novembre 2010

PINO RAUTI, SEGRETARIO NAZIONALE DEL MOVIMENTO IDEA SOCIALE: FINI E' UN RINNEGATO!

di Leonardo N. Molinelli

TORONTO – «A parlare male di Gianfranco Fini, politicamente intendo, con me si sfonda una porta aperta perché sono stato per anni nel vecchio Movimento Sociale Italiano (Msi, ndr)». Pino Rauti è uno dei padri storici della destra missina, quella che affonda le sue radici nella Repubblica sociale di Salò. Recentemente i pm che indagano sulla strage di piazza della Loggia hanno chiesto per lui, accusato di strage appunto, l'assoluzione con formula dubitativa.
Cosa prova di fronte a questa richiesta, onorevole Rauti?
«Ne sono profondamente felice, non solo perché l'accusa di strage è giudiziariamente la più grave, ma anche perché è moralmente vergognosa. Come vuole che facessi politica? Ormai forse è tardi vista la mia età, ma chi si sarebbe messo con me con un'accusa del genere addosso? Ha rovinato tante iniziative che avrei potuto portare avanti, ma ormai il tempo è passato»
È passato tanto tempo anche dalla "svolta" di Fiuggi, quando il Msi divenne An. È cambiato qualcosa da allora nel suo rapporto con Fini?
«Fini mi ha fatto contro tutto quello che poteva, fino a cose impensabili basate sul fascismo rigoroso, sul fascismo che aveva scritto in fronte, sul fatto che è andato addirittura da Saddam con Le Pen a Baghdad. Insomma ne ha fatte di tutti i colori ed io l'ho sempre contestato e contrastato. Non solo, non mi ha mai convinto ma mi ha sempre trovato contrario».
L'ultima svolta di Fini con Futuro e libertà è riconducibile alla storia personale di un leader che da sempre viene accusato di svolte "troppo nette"?
«Ripeto, c'è un cambiamento di non poco rilievo. Prima Fini si atteggiava a super-fascista contro uno come me che invece veniva addirittura dalla Repubblica sociale, adesso fa il "filo-sinistrorso" per ovvi motivi di situazioni parlamentari. Come al solito ha cambiato atteggiamento senza avere idee né coerenza».
La storia della destra italiana, dalla nascita di Ordine Nuovo a quella di Democrazia Nazionale, ha sempre avuto queste scissioni però. (corriere.com)