domenica 5 aprile 2009

IL MINISTERO DELL'AGRICOLTURA: LA SELVA DI CHIAIANO VA SALVATA!

Il Ministero dell'Agricoltura: "Chiaiano va salvata"

Non è un pesce d'aprile, ma una vera e propria
"bomba": il Ministero per le Politiche Agricole,
Alimentari e Forestali, contraddicendo inconfutabilmente le
decisioni di questo governo in materia di smaltimento
rifiuti e di tutela ambientale, ha inserito la Selva di
Chiaiano e tutto il Parco delle Colline di Napoli nel
Catalogo del paesaggio rurale storico italiano, cioè
l'elenco di quelle aree che vanno tutelate, salvaguardate
in quanto parte del patrimonio ambientale e storico
nazionale.
Il catalogo, commissionato dalla Direzione generale Sviluppo
rurale del Ministero, è frutto delle ricerche e delle
valutazioni compiute da circa settanta fra i massimi esperti
di colture agricole, storia e discipline territoriali,
coordinati dal Prof. Mauro Agnoletti, della Facoltà di
Agraria dell'Università di Firenze (Dipartimento di
Scienze e Tecnologie Ambientali Forestali).
La notizia viene riportata sulla prima pagina de la
Repubblica del 2 aprile 2009, nell'articolo di Francesco
Erbani "Paesaggio, cartoline dal Belpaese da salvare".
Nell'articolo (che prosegue nelle pagine interne con
dovizia di particolari e corredato di foto e dichiarazioni
degli esperti) si pone in particolare risalto proprio la
condizione in cui versa attualmente il Parco delle Colline
di Chiaiano.
L'area - si afferma inoltre - è saldamente tutelata e
valorizzata dal piano regolatore, ma la sua vulnerabilità
è massima, soprattutto a causa della decisione di
utilizzarne le numerose cave come sversatoio di centinaia di
migliaia di tonnellate di rifiuti.
Altre informazioni sul catalogo e sul prof. Agnoletti sono
reperibili su internet, all'indirizzo web:
www.forestlandscape.unifi.it/sito_italiano/catalogo.asp
Lì si scopre ad esempio:
- che il lavoro si iscrive nel Piano Strategico Nazionale di
Sviluppo Rurale 2007-13, nell'ottica di conservazione dei
valori fondamentali dell'identità culturale nazionale
(in vista della costituzione di un osservatorio nazionale
del paesaggio rurale);
- che si rende necessario individuare le aree più
rappresentative, in termini di significatività,
integrità e vulnerabilità del paesaggio agricolo e
forestale;
- che il catalogo sarà anche utile alla definizione dei
parametri della "condizionalità" per le esigenze delle
Politiche Agricole Comunitarie e degli obiettivi della
Convenzione Europea del Paesaggio ratificata dall'Italia
nel 2006.
Tutto questo, se mai ce ne fosse stato bisogno, pone in
ulteriore risalto l'assoluta inidoneità dell'area di
Chiaiano all'allestimento di discariche di qualsiasi
dimensione, ne rende ancora più urgente la profonda ed
accurata bonifica, richiama alla non più procrastinabile
necessità di tutela e valorizzazione della zona attraverso
la realizzazione del Parco delle Colline, cui era da tempo
destinata.
Tra l'altro aggiunge un motivo in più a quelli
ambientali, urbanistici e socio-economici che tecnici,
scienziati, giuristi e cittadinanza vanno evidenziando da
oltre un anno, quello della conservazione dei valori
fondamentali dell'identità culturale nazionale.
Si tratta proprio di quei valori verso i quali l'attuale
governo si dichiara ad ogni occasione utile particolarmente
sensibile: bene, invece di porre in atto politiche
antidemocratiche e inumane nei confronti dei migranti,
dimostri di esserlo davvero interrompendo lo scempio cui ha
dato inizio.
Napoli, 5 aprile 2009 L'Addetto Stampa

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